Un murale al giorno (toglie la malinconia di torno) /612

Questa mattina, scorrendo le notizie che hanno caratterizzato quella esplosiva giornata che era appena trascorsa, fra fiducie senatoriali, addii vergognosi al potere incorniciati da insulse concessioni di “grazie” ai peggiori delinquenti d’America (dopo avere autorizzato tredici esecuzioni capitali negli ultimi sei mesi dopo 17 anni di moratoria), abbiamo saputo anche che, nottetempo, in una defilata strada della nostra amata città, su un muro derelitto, erano apparsi un paio di poster coloratissimi.

Senza indugiare, ci siamo recati sul posto, come vogliono gli autori, in via dei Papareschi e siamo andati di persona a vedere di cosa si trattasse!

Ci abbiamo messo un po’, sia trovare la strada, sia a trovare ciò che cercavamo, ma alla fine siamo stati ripagati.

Aloha e Stoker

Aloha, paladino del mondo LGTB, con i suoi pezzi elegantissimi, dai colori sgargianti, ci presenta immagini che i benpensanti giudicano provocatorie. Stoker, maestro del “noire coloratissimo” produce paurose fluide immagini, vagamente antropomorfe, che non mettono per niente paura.

Insomma, ambedue producono poster inimitabili!

Ora avviciniamoci per vedere i due pezzi da vicino.

la parete espositiva

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Già che siamo in argomento, vale la pena fare un passaggio dall’altra parte, oltre il Tevere; è sufficiente scavalcare ponte Testaccio e andare dalle parti di piazzale dei Partigiani; lì, proprio di fronte alle “Poste Centrali” trovammo alcuni giorni fa un altro pezzo anch’esso realizzato da Stoker, che occupava (e speriamo ancora occupi indisturbato) un tabellone in ferro di quelli per le affissioni pubbliche comunali. Si tratta di una rivisitazione, in chiave poster tenebroso, della famosa “Pietà” Michelangiolesca.

con la Piramide
su porta S.Paolo

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