Oggi, mentre ce ne stavamo al calduccio e fuori imperversava la tempesta perfetta, un uccellino, scampato chissà come ai goccioloni monsonici che hanno flagellato Roma, ci ha sussurrato che una banda di impavidi aveva sfidato la natura e stava realizzando una murata con in fiocchi in quel di Riva Ostiense, il nuovo muro libero di Roma.
Ci siamo quindi visti costretti ad affrontare la bufera, ma vi assicuriamo, ne è valsa proprio la pena.
Giornata più che cupa, acqua a catinelle, cinque folli, si perché solo folli sono coloro che osano, armati di tutto punto di bombolette spray, hanno realizzato qualcosa che a Roma si vede molto, molto di rado. Ecco cosa abbiamo trovato al nostro arrivo!
Tre superbi esercizi calligrafici intervallati da due puppets anch’essi assurti con autorità al rango di parte letterale; il tutto incorniciato da tre motivi di estrazione diversa, l’una nazionale, l’altra esotica, l’altra ancora internazionale. Fanno da sfondo un superbo cielo ammantato di nubi cariche di pioggia e gli storici cimeli del “fu” gazometro della Città Eterna.
Scendiamo nei dettagli a vediamo da vicino i singoli componenti della murata.
Il primo pezzo, lì a sinistra, è di una nostra vecchia conoscenza: Orgh. La sua opera, multicolore, emerge da quello sfondo scuro; lo circondano due micro puppets che creano un squarcio di ambiente urbano (a noi molto gradito) dal chiaro sapore retrò.
Altra parte calligrafica quella che vedremo ora, il pezzo è di Muge; galleggia letteralmente su un cielo infuocato che fa da contrasto a elementi architettonici cari alla città “Caput Mundi”; dalle colonne con capitello del Foro, alle cupole delle chiese, a quella inconfondibile del Pantheon; dall’acquedotto che attraversa la valle ai rilievi di un paio dei sette colli.
Altro enorme puppet, una musicofila volpe molto alla moda; occhiali coloratissimo, collana finto-oro, musica ascoltata, probabilmente a volume altissimo, da una musicassetta che trasmette a un paio di cuffie svolazzanti.
Chiude un altro sublime esercizio calligrafico, con tre micro-puppet; il primo, un giovane alla moda, si ciondola sul pezzo stesso. Sopra sfreccia un’auto volante e all’orizzonte scende un astro di un altro sistema solare. Ai lati palme che sorgono, non si sa bene, se da un’oasi desertica o da un’isola caribica; o da entrambe.
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Passati in rassegna tutti i pezzi della murata, non resta che allontanarsi, prendere la mira e inserire il tutto nel superbo ambiente di Riva Ostiense.