Ritorno al luogo ai confini della realtà /11

Oggi andiamo in un posto che visitammo insieme quasi sette anni fa; si tratta di quella famosa fabbrica abbandonata che negli anni sessanta era una vera e propria fucina di spillature. Dopo quarant’anni di oblio tornò in auge, almeno per gli amanti dell’arte ipercontemporanea, grazie all’impegno costante di un writer che ha fatto la storia della street art italiana, tutt’oggi attivo e che abbiamo incontrato anche recentissimamente; si tratta di Mister Thoms.

In avanscoperta, dal 2017 a oggi, siamo tornati spesso in questo luogo ma non abbiamo più rinverdito i ricordi perché il sito era stato praticamente di nuovo dimenticato, salvo la frequentazione sporadica di qualche writer di passaggio che comunque non aveva lasciato un segno tangibile.

Con la recente vista, stiamo parlando di circa una settimana fa o poco più, abbiamo invece avuto il piacere di trovare nuova roba, e che in alcuni casi riteniamo sia di ottimo livello. Diamo un’occhiata insieme.

Proprio all’ingresso ecco due nuovi pezzi.

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Entriamo poi nel grande edificio centrale e vicino a un pezzo storico di Mr. Thoms, presente li da sempre, è comparso un pezzo di un writer locale, uno dei più interessanti.

avviciniamoci al muovo pezzo.

e ora il gruppo puppet!

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Li accanto è comparso anche un pezzo di una street artist quasi di zona.

Ora nell’ambiente di fianco a un pezzo di Chobe, anch’esso lì da sempre.

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Passiamo ora rapidamente sotto la lente la situazione nei vari saloni di questo immenso edificio. Qualcosa di nuovo fra tanti pezzi vecchi!

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Finito il tour usciamo sulla piazza d’armi di questa grande fabbrica; ci colpisce un grande murale realizzato da Vyde utilizzando le vetrate di un basso edificio che una volta era la sede strategica delle ditte di autotrasporto che dovevano recapitare rapidamente il prodotto di questa fabbrica.

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